Skip to content Skip to footer

“Parlare delle mie ultime opere è compito difficile se prima non torniamo indietro nel tempo per ricollegare e focalizzare il mio lavoro sin dal 1968 quando in una mostra presentata da Italo Tomassoni scrivevo in catalogo una dichiarazione che puntualizzava il momento di ricerca.

Dal 1960 al 1970 il mio interesse era rivolto verso forme nuove di espressione, passando dalla dinamica dello spazio alle superfici prospettiche in funzione dei fattori luce-spazio colore-forma. La costruzione, era sì equilibrata che la superficie pittorica rivelava la profondità del segno e delle forme, facendo assumere agli assetti geometrici costruttivi, un valore percettivo, dove la luce aveva una parte determinante sugli elementi geometrici composti. Detti elementi determinavano in modo assoluto gli spazi e la luce era determinante sui piani ad essi attribuiti.

Dopo un periodo di ricerca pittorica, attraversata da esperienze sulla dinamica dello spazio e sull’equilibrio cromatico fra luci e ombre e, dopo un’approfondita analisi su una tematica fantastico-concettuale sempre più vicina ai miei interessi, mi sono occupato del rapporto fra opere e spazio-ambiente. Così dalla «carta» che nel 1973 mi ha permesso di concretizzare certe ricerche, sono passato alle realizzazioni dalle punte aguzze dove le ombre create dai piani inclina­ti si amalgamavano al colore vellutato del cartone.

Di pittura e lirismo quindi si poteva ancora parlare anche se certe fenomenolo­gie erano ormai lontane. Da questo punto di vista Marchiori, presentando una mostra alla galleria la Chiocciola di Padova, aveva scritto che il mio lavoro era «uno schermo illusorio in cui si assisteva alla metamorfosi della scultura in pittura». Questo lavoro posso collocarlo in una precisa area di ricerca dove la terza dimensione, le strutture primarie, i materiali e lo spazio,  mi hanno permesso di indagare ancora nell’area costruttivista.

Dopo i legni e i cartoni, protagonisti di una nuova progettazione e il ritrovare quella cromia a me nota, mi hanno portato ad un’analisi più approfondita nell’ ambito della pittura astratto-concreta, capace di rimuovere concetti e sensazioni nuove attraverso la funzione del colore e dei materiali. Il lavoro  recente , le analisi dei contenuti  e lo spazio siderale , è il mio nuovo interesse per la  ricerca nella continuità . In  questa fase, le incisioni sui cartoni ondulati da imballaggio, consentono di indagare ancora sui piani in rilievo per una tridimensionalità raggiunta costruttivamente.

Questo lavoro coerente e sempre rinnovato, mi ha permesso di  creare nello spazio itinerari fantastici e nuove sensazioni fra luci e ombre.

Opere