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Franco Giuli

“Il mio lavoro parte da un razionalismo che, attraverso vari periodi di ricerca, ha avuto come punto di maggiore interesse lo spazio prospettico e il rapporto tra colore e vari materiali (1972-1978).

Intorno agli anni 60, il colore aveva una parte determinante sui piani, in funzione della luce e dello spazio, creando rapporti variabili tra spazio-luce e colore-forma. Si stabiliva così un’ipotesi ambigua visivamente tridimensionale.

 L’analisi dei contenuti e certi risultati plastici, mi hanno permesso di inserire ad un certo momento strutture primarie in spazi alternativi fra opera e spazio ambiente.

Attualmente l’uso dei cartoni, legni ed altri materiali mi consentono di articolare le superfici, tagliarle, piegarle, interessando lo spazio dentro e fuori il quadro.

L’ultimo periodo è rivolto alla ricerca dei rapporti tra superficie e piani volumetrici attraverso un’ambiguità strutturale che si colloca ai margini tra realtà e fantasia.”

Biografia

Fin dagli esordi, tra gli anni ’50 e i primi ’60, Franco Giuli lavora nella tranquillità delle sue Marche, a Fabriano, appartato, ma tutt’altro che estraneo ai rivolgimenti culturali del tempo.

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