I miei itinerari spaziali tra realtà e fantasia
Dalla terra allo spazio siderale.
Gli itinerari tracciati dall’uomo nel tempo per la conquista dello spazio, rappresentano le vie da percorrere alla ricerca di nuovi orizzonti affinchè sia possibile raggiungere mete sempre più lontane e sconosciute per un futuro migliore per l’intera umanità.
1959-1969
A metà degli anni sessanta realizza le prime opere tratte dalle ispirazioni delle macchine agricole con cui viene a contatto e dagli ingranaggi delle stesse.
In questo periodo entra anche in sintonia con certe suggestioni delle esplorazioni spaziali dando vita a dipinti dal titolo Meccanica spaziale e Aggancio nello spazio.
1970-1979
Dopo le opere degli anni ’60 l’artista lavora sulla struttura, sia all’interno della tela sia oltre il telaio, mettendo a punto una sua forma-segno. Realizza opere con colori stesi che diventano sempre più intensi che successivamente si azzerano per dare spazio al colore naturale dei materiali utilizzato: cartone piegato in rilievo in cassette-teche con le fasi del disegno-progetto, dipinto e realizzazione.
1980-1989
Nuovi materiali vengono impiegati in questo decennio come la juta grezza con la quale Giuli sagoma telai con semplici geometrie, triangoli, poligoni ricomponibili e interspaziali sulle pareti.
1990-1999
Nel percorso successivo la ricerca dell’artista lo conduce verso quel lavoro che chiamerà “Incastri e disincastri” dove le opere trasformeranno le pareti degli ambienti in supporti attivi, superfici che appartengono alla definizione spaziale delle opere.
2000-2009
Nel corso degli anni Duemila Giuli metterà in atto un ciclo di opere di originalissima qualità utilizzando materiali come il cartoncino e il cartone da imballaggio mediante la stesura di acrilici, l’intaglio con lame, la spellatura del cartone ottenendo così risultati spettacolari.
2010-2017
In questo ultimo periodo Giuli sempre alla costante ricerca di esiti innovativi, realizzerà opere tutte a base di carte e cartoni da imballaggio ricche di effetti volumetrici e luminosi puntando a ricavare ombre o vuoti delle cavità dei materiali.
Così mediante sovrapposizioni, spellature, taglio il cartoncino e gli ampi fogli di cartone utilizzati acquisivano nuovi aspetti cromatici mettendo in risalto interne consistenze, alveoli esagonali e divisioni alle strutture di forte attrazione percettiva.
1959
Dopo il periodo informale della fine degli anni ’50, il suo interesse è rivolto verso nuove forme di espressione, passando dall’esaltazione della macchina alla dinamica dello spazio.
1960
Realizza le prime opere inoggettive e il colore ha una parte determinante sui piani in funzione della luce e dello spazio
1963
Giuli, tra le altre mostre, è invitato: “Nuove Tendenze della Pittura Europea“, Dusserdolf; Biennale di San Benedetto del Tronto; Galleria Tercker, Dusserldorf; Premio Michetti; Premio Marche; “Perché Ancora la pittura”, Palazzo Reale, Caserta. Tra le mostre personali sono da sottolineare: la Galleria Fanesi, Ancona, presentazione G. Politi; la Galleria Dell’Ariete, Milano; la Galleria Flori, Firenze presentazione L. Vinca Masini; la Galleria La Chiocciola, Padova, presentazione G. Marchiori e la Galleria Ferrari, Verona, presentazione L. Lambertini.
1972-1978
E’ invitato alla XXXVI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Il suo lavoro parte da un razionalismo che, attraverso vari periodi di ricerca, ha avuto come punto di maggior interesse lo spazio prospettico e il rapporto tra colore e i vari materiali. I cartoni e i legni prendono il posto del colore per realizzare grandi opere tridimensionali angolate. In questo periodo espone allo studio SM13, Roma, presentazione F. Menna; al Museo Civico, Macerata, presentazione L. Marsiano; alla Galleria Fumagalli, Bergamo, presentazione I.Tomassoni; alla Galleria La Polena, Genova, presentazione E. Crispolti; al Premio Termoli; a Art 7, Basel, (Nuova Foglio Editrice) e alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, Bologna.
1979
Alla fine degli anni 80 l’interesse di Giuli ritorna alla pittura sostituendo i vari materiali con la juta e facendo così rivivere le strutture una nuova e diversa visione cromatica.
1980-1983
Espone con una antologica alla chiesa di San Paolo, Macerata, presentazione L. Lambertini; al Palazzo dei Diamanti, Ferrara, presentazione G. Cortenova; é invitato da N. Ponente alla mostra “Linea della Ricerca Artistica in Italia 1960-1980″, Palazzo delle Esposizioni, Roma; al Premio Salvi, Sassoferrato con l’antologica “Franco Giuli 1972/1982″, a cura di E. Maurizi.
1984
Gli viene assegnato il 1° premio per la pittura alla mostra G. B. Salvi, Sassoferrato. A conclusione di un periodo di ricerca nel campo cromatico, una personale è organizzata dal Comune di Civitanova Marche, a cura di G. Maria Accame e presentata da G. Carlo Argan. In questo periodo approfondisce gli studi sugli effetti volumetrici del colore e sulla superficie prospettica.
1988-1990
E’ invitato ad “Astratta”, Palazzo Forti Verona, Palazzo della Permanente, Milano, Kunsthalle di Darmstat; ad “Art 90 For Europe”, Londra e al premio Marche. In questo periodo, con una mostra personale, a cura di L. Caramel, inizia un lungo rapporto con la Galleria Vismara, Milano.
1990-2000
Espone a Torino Arte,( galleria Zammarchi, Milano); al Museo delle Generazioni Italiane del ‘900, Pieve di Cento; a Rimini, nella Chiesa di Santa Maria ad Nives, presentazione di R. Bossaglia e L. Caramel; al premio Termoli; all’Arte Fiera,Bologna (Galleria Edieuropa ,Roma); alla mostra omaggio all’energia, a cura di C. Belloli, Villa Erba, Cernobio e alla mostra 30 anni della galleria Vismara, Milano. Tra le mostre organizzate da Arte Struktura, Milano e dal Movimento Madì Italia, partecipa: a “Nuova Visualità Internazionale”, Comune di S. Remo; a Madì Jber Caja-Obra Cultural, Saragozza; “da Madì a Madì” alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, Gallarate; al Museo Bargellini, Pieve di Cento; al Museo delle collezioni, Bucarest e all’Istituto di Studi Italiani in Zurigo, Zurigo. In quel periodo espone: alla Galleria Zammarchi, Milano, presentazione P. Dorazio; alla Banca Popolare di Milano, Roma, presentazione L. Pratesi; alla Galleria Vismara, Milano, presentazione, C. Cerritelli; allo spazio Ex Pescheria, Cesena, presentazione C. Belloli; alla Galleria Piano Nobile, Perugia, presentazione L. Paolo Finizio e alla Mole Vanvitelliana, Ancona, (antologica) a cura di Giorgio di Genova, organizzata dalla Galleria Edieuropa Qui Arte Contemporanea, Roma e dal Comune di Ancona.
Negli anni ‘90 il lavoro di Giuli è rivolto alla ricerca dei rapporti tra superficie e piani volumetrici attraverso una ambiguità strutturale di incastri e disincastri ai margini tra realtà e fantasia. Dopo gli itinerari spaziali su tela, degli anni 2000, la ricerca continua attraverso l’uso dei cartoni ondulati, dipinti, sagomati, incisi e strappati su fantastici piani in rilievo.
2001-2005
Nel 2001 espone con un’ampia personale, alla galleria Edieuropa, Roma.
Realizza un’opera per il Parco Internazionale di Portofino; una installazione policroma per la “Piantagione Paradise difesa della natura” di Joseph Beuys, Bolognano; partecipa alla mostra “Movimento Madì internazionale” al Museo de Arte Contemporanea Latino Americano, Rio della Plata, Argentina. Tra le altre, è invitato alla mostra “La Spiritualità dell’Arte nel XXI secolo: linguaggi a confronto”, a cura di L. De Domizio Durini, Museo Staurùs, Isola del Gran Sasso; alla mostra “Il blu nell’arte contemporanea” alla Galleria Edieuropa, Roma; al Premio Michetti e al Premio Termoli.
Ha esposto inoltre, con una personale, all’Accademia d’Ungheria, Roma; alla Galleria Vismara, Milano in contemporanea alla Galleria Arte Struktura, Milano, presentazione G. Maria Accame e alla Galleria Giulia, Roma, presentazione E. Crispolti.
2006
Nel 2006 è invitato alla mostra “L’Arte Italiana del XX° Secolo Attraverso l’Opera dei Grandi Marchigiani” a Mosca
2007-2010
Nel 2007 espone alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, (Palazzo Collicola), Spoleto, (Franco Giuli 1970-1980) a cura di L. Canova; è invitato alla 52 Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (eventi collaterali) e alla XIII mostra internazionale d’Arte Sacra Contemporanea, al Museo Staurus, Isola del Gran Sasso.
Nel 2010, Luciano Caramel e Enrico Crispolti, hanno presentano il libro “Franco Giuli 1959-2009″ alla Galleria Edieuropa, Roma.
2011-2012
Promossa dall’Università Cattolica e dall’Istituto di Storia dell’Arte Mediovale e Moderna di Milano, hanno presentato il libro “Franco Giuli 1959-2009″ Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Gillo Dorfles e Francesco Tedeschi; è invitato alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (Mole Vanvitelliana, Ancona).
Nel 2012, espone alla Galleria Schubert, Milano, presentazione. L. Caramel.
2013-2014
Con un’ampia personale, a cura di B. Corà, espone alla Galleria Edieuropa, Roma; la mostra è stata scelta per la ripresa televisiva “Il Restauratore 2″ che andrà in onda su RAI 1.
Nel 2014, ha ricevuto in Campidoglio il premio “Il marchigiano dell’anno 2013″.
2016
“Arte di Ricerca per la ricerca”: asta a favore di Telethon a cura di Bruno Corà.
“Colores, omaggio al colore”, Roma ART WEEK (Galleria EdiEuropa, Roma) Personale, “L’immaginazione strutturale attraverso le opere degli anni Settanta”, Studio D’Arte Arena (Verona) a cura di Claudio Cenitelli.
Personale, “Le costruzioni pittoriche-plastiche e oltre”, Museo Bilotti (Roma) promossa da Roma Capitale a cura di Bruno Corà.
2017-2018
Personale, Polo Museale d’Arte Contemporanea della Sicilia, Palazzo Belmonte Riso, promossa dal Comune di Palermo a cura di Bruno Corà.
Nel 2018, stava elaborando nuove opere in vista di esposizioni previste nel 2019 quando, improvvisamente, è venuto a mancare nella sua casa-studio di Fabriano.